La perversione sessuale è nell'indole dell'essere umano, inutile negarlo; basti pensare a come tutto ciò che è proibito ci eccita e ci intriga.
Non fa eccezione il fetish naturalmente.

Che cos'è il fetish

Il fetish, come già detto nell'introduzione, è un perversione sessuale che è caratterizzata dall'appagamento erotico, mediante la percezione olfattiva, visiva o di tatto, su un oggetto, una parte del corpo dell'altra persona oppure una situazione creata.

Degli esempi possono essere la percezione di mani, piedi o indumenti del sesso opposto.

Feticismo come patologia

Praticare il feticismo di per sè non è un disturbo patologico, se fatto in maniera consenziente. In fondo non c'è niente di male nel rendere più piccanti i rapporti sessuali e stimolare la fantasia.

Diventa però un disturbo patologico, quando trasferiamo il coito con il nostro partner, su una parte del corpo del partner stesso o addirittura su un oggetto.

In parole semplici, quando raggiungiamo l'orgasmo in una maniera non tradizionale.

I comportamenti fetish, vengono considerati patologici inoltre, quando sono strettamente necessari per produrre piacere e questa condizione diventa dominante in un periodo di sei mesi.

Feticcio

Con questo termine si intende tutto ciò che sostituisce o integra un rapporto sessuale fetish.

Per praticarlo possiamo trovare per esempio:

  • Materiali, stoffe, abbigliamento ( cuoio, lattice,pizzo).
  • Parti del corpo specifiche,come per esempio piedi, mani, caviglie, seni, fondoschiena,ecc…
  • Fluidi come per esempio la saliva o l'urina.
  • Caratteristiche fisiche tipo colore dei capelli o occhiali.
  • Condizioni particolari come per esempio donne incinte, persone in sovrappeso.

Livelli di fetish

Naturalmente il feticista in base alla sua perversione, può essere categorizzato in vari livelli.
Iniziamo con fare una distinzione tra feticista attivo, passivo e contemplativo.

  • Attivo: il feticista attivo, usa appunto attivamente il feticcio, ovvero è colui che pratica l'atto sul proprio partner od oggetto.
  • Passivo: il feticista passivo invece è colui che vuole che la pratica sia eseguita su di lui.
  • Contemplativo: il feticista contemplativo invece, trova piacere nell'osservare il feticcio.

Da qui i comportamenti feticisti si posso dividere in quattro livelli.

  • Livello 1: nel livello uno è presente una leggera preferenza fetish per certi tipi di oggetti, attività o partner.
  • Livello 2: In questo livello, la presenza di feticismo è più accentuata dalle pratiche del livello uno.
  • Livello 3: Qui invece, troviamo una maggiore intensità nel fetish. Infatti sono necessari specifici stimoli al feticista, per raggiungere l'orgasmo.
  • Livello 4: il livello quattro è il massimo del fetish. Infatti in questo caso il partner non è fondamentale, visto che degli stimoli specifici lo sostituiscono.

Trattamento

Come già detto in precedenza, un basso livello di feticismo può essere del tutto normale per accendere il rapporto. Diventa patologico, quando inizia ad esserci una vera e propria ossessione e quando il partner è in pratica un mezzo per il fetish o non una parte integrante di esso.

Allora come trattarlo nei casi gravi?

Di solito si interviene con psicoterapie di lungo termine dove si aiuta il feticista nella gestione della sua personalità e nella socializzazione con gli altri.

Gli obiettivi naturalmente sono quelli di ridurre o anche di eliminare questi tipi di comportamenti e di migliorare le relazioni più intime del feticista.

Tuttavia questo genere di terapia può essere svolta anche su una coppia per aiutarla a migliorare il proprio rapporto sessuale e indurre al piacere di entrambi.

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