Ancora sui social si trovano i post indignati dove si riporta che il sesso anale è doloroso e non sa di niente. Le spiegazioni possibili sono due: non l'hanno neanche provato oppure l'hanno fatto nella maniera sbagliata.
Anche se sembra facile i primi passaggi per cominciare sono fondamentali e sicuramente non si può far riferimento a quello che si vede nei film porno, perché le performer ci sono preparate, spesso dal giorno prima e sono anche allenate.
Ci sono però alcuni piccoli segreti che qualsiasi appassionato di sesso anale dovrebbe conoscere per deliziarsi con le sue gioie. Diamo un'occhiata a tutto quello che c'è da sapere per farlo bene e divertirsi.
Preliminari per l'anale
Lo sfintere anale non ha la funzione di entrata, ma di uscita. Sbagliare l'inserzione può causare fastidi e traumi psicologici, una cosa che a volte inibisce per anni.
Bisogna per cominciare agire su due fronti differenti. Da una parte si deve ammorbidire il muscolo, bisogna cioè farlo rilassare e sciogliere. Questo può essere fatto in diverse maniere, che di per sé possono essere più o meno piacevoli e da sperimentare.
Visto che si tratta di un ingresso circolare, con due dita e un po' di saliva, oppure del lubrificante per massaggi bisogna fare un massaggio circolare con una leggera pressione verso l'interno, in modo tale da attivare il meccanismo riflesso che fa palpitare l'ano.
Questo passaggio è estremamente importante e permette di cominciare a fare una valutazione personale del livello di piacevolezza, far salire il desiderio e comprendere il tenore muscolare.
Non tutti i buchetti sono uguali, infatti e non si può pretendere di entrare direttamente a freddo. Questa fase andrebbe anche accompagnata con dell'anilingus o rim job. Basta leccare l'anello dello sfintere per far crescere l'eccitazione. Va da se, ovviamente che il sesso anale si pratica dopo aver svuotato l'intestino, magari con un clistere e disinfettato l'area con un detergente intimo.
Non c'è una posizione ottimale per questa pratica di petting e dipende tutto dalla situazione. In molte preferiscono farsi leccare il buchetto a quattro zampe con la faccia immersa nel cuscino mentre altre preferiscono starsene sulla schiena a gambe alzate, con un cuscino sotto le natiche e gli occhi chiusi tenendo la testa del partner.
L'importante è che questa fase sia piacevole per tutti e due, approfondita e prolungata il giusto. A fianco di questo preliminare, che è fondamentale e dal quale non si dovrebbe mai esimere, perché serve anche per creare il giusto grado di fiducia tra chi inserisce e chi riceve.
Preparare la strada e lubrificare
La scelta del lubrificante è importantissima. L'ano infatti non è dotato di un sistema ghiandolare che produce un muco che favorisce lo scivolamento del pene o dello strapon. Bisogna provvedere a rendere più facile l'inserzione. Si può utilizzare la saliva, meglio se in quantità molto copiose, approfittandone anche per proseguire con il rimjob, cercando anche di far entrare la punta della lingua nel buchetto.
Se si nota il giusto livello di rilassamento, si può passare a lavorare un po' con un dito esploratore o un plug molto sottile. Questo utilizzando un prodotto lubrificante apposito. Mai spingere di forza, l'ano dopo un po' che si rilassa, inizia letteralmente a risucchiare. È per questo che i dildo anali hanno la base molto larga.
Ci sono tantissime tipologie di lubrificanti per uso anale e in base alle esperienza che si desidera, conviene valutare con anticipo quale scegliere.
Fra i più diffusi ci sono quelli a base di silicone e i lubrificanti anali ad olio naturale. I primi sono adatti per esperienze molto intense, perché offrono un grado di scivolamento decisamente elevato, ma hanno delle controindicazioni, perché che il silicone potrebbe non essere ben tollerato da tutti.
Se si sceglie questo tipo di lubrificazione, non tutti i sex toys vanno bene. Infatti molti prodotti non sono compatibili con il lubrificante siliconico e a volte si danneggiano in maniera irreparabile e diventano appiccicosi. Bisogna stare molto attenti perché si tratta di oggetti destinati a entrare in contatto con il nostro mucose e l'uso del profilattico è consigliato.
Quelli a base di olio naturale, invece, possono dare in alcuni casi piccole reazioni allergiche, ma sono casi estremamente rari. Hanno il vantaggio di essere rilassanti, emollienti e di partecipare attivamente al processo di allargamento del buchetto, quindi sono consigliati per chi vuole un'esperienza piacevole. Attenzione, però, perché se la lubrificazione è intensa c'è il rischio di dosare male la spinta e di entrare un po' troppo velocemente.
La lubrificazione deve avvenire in maniera articolata e piacevolmente rituale. Non ha molto senso prendere il grasso o l'olio e spruzzarli per entrare di forza. Meglio giocare un po' e stimolare.
Il lubrificante deve raggiungere tutte le superfici, quindi si può utilizzare un dito per farlo entrare anche lungo le pareti dello sfintere e lubrificare sempre il pene, le dita o il dildo.
Entrare e godersi un bellissimo anale
Quando si è perfettamente sicuri che tutto sia lubrificato si può provare a entrare, con attenzione e delicatezza. Uno colpo secco di reni può avere pessime conseguenze, perché il muscolo diventa teso e dolente e in alcuni casi si possono avere anche capillari rotti.
Se si entra lentamente e si lascia il tempo di coordinare il respiro con il rilassamento muscolare il gioco è fatto. Adesso è l'ora di pensare alle finezze dell'anale.
In molte amano unire la penetrazione anale profonda con una leggera compressione della gola, non c'è bisogno di soffocamento, ma di attivare un meccanismo riflesso che fa allentare la tensione muscolare dello sfintere. Permette un entrata più semplice all'interno dell'ano e una minor resistenza.
Il pene deve essere duro, anzi durissimo, non si entra nell'ano se non è bello dritto e teso e l'esperienza può essere molto sgradevole per chi riceve.
All'inizio si inserisce soltanto la punta, spingendo senza superare l'anello dello sfintere, ma facendo in modo che la respirazione e il rilassamento spontaneo prendano il sopravvento.
Si fa scendere quindi in profondità il pene, oppure ciò che si sta inserendo, seguendo il ritmo giusto, crescente ma con lentezza, perché nel sesso anale è piacevole l'adattamento dell'ano.
All'inizio tende spontaneamente a resistere cercando di richiudersi ma poi quando comincia ad adattarsi raggiunge una dimensione ottimale, che è quella di risposta alle dimensioni dell'oggetto che si sta inserendo.
Le posizioni, invece, sono una cosa meno oggettiva e più personale. Se ne possono esplorare parecchie nel corso di una stessa sessione anale, che può andare avanti anche per ore, se si desidera, perché l'ano si adatta e mantiene la misura.
Nel caso dei principianti la partner di solito si mette a quattro zampe, con la schiena arcuata, perché questo favorisce una penetrazione più piacevole.
Per chi invece preferisce stare supina con le gambe larghe occorre mettere un cuscino per alzare il bacino. In questo caso si può stare in ginocchio davanti alla partner o sodomizzarla nella posizione del missionario.
Questa permette di entrare in profondità e il massimo della spinta nel momento in cui le cose cominciano a farsi serie. Un po' più complicate sono le cowgirl, frontale e reverse, perché il bacino porta l'ano in una posizione scomoda per mantenere la penetrazione profonda.
Ci sono molte posizioni piacevoli da sperimentare. Il segreto è sempre quello moderare il regime quando si cambia, perché l'intestino si deve adattare e possono volerci anche alcuni minuti.
Infine, quello che tutti si domandano: conviene venire dentro? Sicuramente è un'esperienza soddisfacente per entrambi e l'irrigazione dello sperma è stimolante per le terminazioni nervose dell'intestino, con un piacevole solletico.
Bisogna però tenere presente che è importante espellere lo sperma il prima possibile, perché se rimane a lungo l'esperienza non è delle migliori, mentre se si fa gocciolare fresco e candido fuori dal buchetto, l'eccitazione sale ed è il momento buono per ricominciare subito.
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